FIGHT CLUB (1999)
Trama: il protagonista lavora nel campo assicurativo di una famosa casa automobilistica, la sua vita è caratterizzata da ansie, insonnia e frustazione, per trovare un pò di calma partecipa a gruppi di ascolto per persone affette da malattie incurabile, in una di queste serata conosce Marla Singer, anche lei li solo per conoscere persone ch epossano essere sincere con lei.
Durante un viaggio pe rlavoro incontra Tyler Durden, un eccentrico produttore di sapone. Un giorno tornato a casa da lavoro il protagonista scopre che il suo appartamente è stato distrutto da un'esplosione, disperato chiama Tyler che lo invita nella sua fatiscente casa, e da lui verrà coinvolto nella creazione del Fight Club, un club, dove i partecipanti si esibiscono in violenti combattimenti tra di loro, il circolo si allarga e iei facenti parte insiddisfatti della propria vita formeranno un vero e proprio gruppo terroristico, pronti a combattere fino alla morte per combattere il loro nemico, la società attuale.
Quando il protagonista scoprirà le vere intenzioni di Durden, aprirà gli occhi.
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Regia: David Fincher
Soggetto: Chuck Palahniuk
Sceneggiatura: Jim Uhls
Cast: Edward Norton, Brad Pitt, Helena Bonhan Carter, Jared Leto, Meat Loaf
Durata: 139 min.
Curiosità: il film è basato sull'omonimo romanzo di Chuck Palahniuk.
La pellicola non ebbe un grande successo al cinema, infatti incasso solo 100 milioni di dollari, a fronte dei 63 di budget, soltanto con l'uscita home video divenne il cult che oggi conosciamo.
Famosa la frase del film, che fa capire in che genere di club si imbattono i partecipanti "prima regola del fight cleb: non si parla del fight club......seconda regola del fight club: non si parla del fight club".
All'inizio del film, prima dell'incontro tra i due protagonisti, Tyler Durden appare per più volte volte in alcuni fotogrammi, stile messaggio subliminale.
Per tutto il film non si viene a sapere il vero nome del protagonista, durante gli incontri sul suo cartellino c'è scritto il nome Cornelius, ma lui stesso dira che non è il suo.
